I giovani e Calvino

Data: 20/11/2022

Quando i giovani incontrano Calvino

La scoperta di un autore è sempre un’operazione delicata, fatta di ritrosie, di dubbi che si alternano a curiosità, di diffidenze  e di improvvise epifanie. Ma quando scoppia l’amore, questo è per sempre. Ed è quello che è successo nei confronti di Italo Calvino da parte degli studenti del Liceo Aprosio. Ma partiamo dall’inizio. Un anno fa il nostro liceo è stato coinvolto, insieme agli altri due istituti della provincia, in un progetto importante all’interno delle celebrazioni per il centenario della nascita Calvino. Il Comune di Sanremo, l’Università di Genova, l’Accademia di Belle Arte e le scuole del territorio si sono riuniti e hanno congiuntamente pensato alla realizzazione di un itinerario calviniano e di una guida letteraria di Sanremo che toccasse i luoghi più cari e significativi per lo scrittore, che passò nella città buona parte della sua infanzia e della sua giovinezza. La nostra scuola, tra le varie possibilità prospettate, ha scelto di occuparsi degli “Amori di carta”, cioè delle letture che il giovane Italo amò particolarmente e su cui si formò, del “Cinema”, altra passione forte e sentita e del “Teatro”, esperienza giovanile che ben presto fu abbandonata.

Le classi coinvolte sono state le quarte A, B e C Scientifico, le quarte S e T Linguistico, la quinta E Linguistico e la quinta B Scientifico, seguite dalle prof.sse Francesca Parodi, Debora Roncari, Anna Ramella e Chiara Sismondini.

Si è trattato di un lavoro di ricerca lungo e spesso difficile, che però ha dato i suoi frutti sia in ambito metodologico sia dal punto di vista emotivo. I ragazzi si sono cimentati in un’esperienza al contempo impegnativa e gratificante, ostica ed emozionante.  Il 18 novembre 2022, in occasione del Convegno dedicato a Calvino svoltosi nel teatro del Casinò di Sanremo, tutti gli studenti coinvolti nel progetto hanno preso parte alla presentazione del lavoro finale e quattro di loro, Alessia Esposito, Elena Cavallo, Alessia Menarini e Lorenzo Vassallo, hanno illustrato a una platea attenta il risultato delle loro ricerche.

Si è appreso allora che il piccolo Italo guardava le figure del Corriere dei piccoli prima ancora di saper leggere, che aveva scoperto l’avventuroso con i Libri della Giungla di Kipling,

l’ironia, l’orrido e il cupo nelle pagine di Pinocchio, l’emozione intensa nella lettura di Gordon Pym di Poe e la profonda comprensione del proprio paesaggio con Montale.

Lo abbiamo immaginato seduto sulle poltrone del Cinema Centrale e completamente immerso nel cinema hollywoodiano, in compagnia di Fred Astaire e di William Powell, tra il John Waine di Ombre rosse e l’intelligente e ironica Mirna Loy. E ancora lo abbiamo riconosciuto e apprezzato come autore teatrale, prima tra i banchi del liceo, con “La scuola di Socrate” e poi con il piccolo gioiello de “I fratelli di Caponero”.

“Calvino è diventato un po’ amico nostro”- chiosano i ragazzi alla fine di questa esperienza.

Cosa desiderare di più da parte nostra?